

La pallavolo viene chiamata anche volley.
Si tratta di uno sport di squadra che si articola in due campi.
Ognuno di questi campi ha sei giocatori e lo scopo del gioco è far toccare terra alla palla nel campo avversario segnando punti.
Nel contempo bisogna difendere il campo dalla squadra avversaria che a sua volta cerca di fare altrettanto.
I traumi possono essere di due tipi: diretti ed indiretti.
I primi sono dovuti al contatto con un oggetto, una superficie o una persona come un compagno di squadra.
Il contatto provoca una forza traumatica sul nostro corpo e conseguentemente un trauma.
I secondi invece avvengono in assenza di contatto.
Tra i traumi più comuni che accadono nella pallavolo si possono distinguere:
Le cause sono diverse.
Da ciò che abbiamo appena detto sulle cause ne consegue che ci sono diversi fattori da considerare per cercare di prevenire i traumi.
Innanzitutto, nel caso l’attività risulti agonistica, sarebbe opportuno essere seguiti da diversi professionisti che si occuperanno dei vari aspetti sportivi.
Non è insolito che chi pratica sistematicamente uno sport, sia soggetto a sviluppare una malattia posturale.
Ecco il motivo per cui è necessario lo svolgimento del giusto gesto sportivo per non incorrere a movimenti errati e ad un corretto allenamento che permetta al corpo di essere preparato all’attività.
Lo svolgimento di un buon riscaldamento prima dell’attività fisica sembra ridurre gli infortuni durante l’attività fisica in quanto permette ai tessuti di prepararsi a questa.
Inoltre, è stato dimostrato che l’uso continuo di esercizi adeguati che mirano a promuovere l’uso generale del corpo e specifico per lo sport praticato, aiutano a prevenire gran parte dei traumi sia acuti che cronici.
È possibile mettere in atto strategie di prevenzione ai traumi (come quelle appena citate) per ridurre la loro percentuale, ma è impossibile eliminare del tutto la loro presenza. Infatti, questi possono avvenire anche per colpi esterni impossibili da prevenire.
Ad ogni modo, in seguito ad un eventi traumatico è importantissimo agire il prima possibile e nella maniera più corretta ed idonea possibile.
In seguito ad un trauma è fondamentale, in primo luogo, mantenere la calma e rivolgersi alle figure competenti che saranno in grado di valutare l’entità del trauma e, nel caso fosse necessario, consigliare lo svolgimento di esami strumentali come:
che aiuteranno a definire meglio il quadro clinico.
Si sono susseguiti una serie di protocolli post trauma nei vari anni ICE, RICE, POLICE per infine ad arrivare a quello attuale PEACE and LOVE.
PEACE and LOVE è un acronimo inglese che permette di ricordare come intervenire nel caso si subisse un infortunio.
PEACE vuole indicare ciò che il tessuto lesionato necessita nella fase acuta (primi 3 gg) ovvero:
LOVE invece fa riferimento al periodo post acuto (successivamente ai primi 3 gg):
Innanzitutto, è necessario stabilire il quadro clinico in tutti i suoi aspetti e rivolgersi a professionisti competenti ed adeguati.
Solitamente, a meno che il quadro clinico lo preveda e non sia indispensabile l’intervento chirurgico si tenta prima un trattamento conservativo volto al recupero della funzionalità e alla riduzione della sintomatologia.
Nel caso il trattamento conservativo fallisca si potrà valutare ad un intervento chirurgico con l’ortopedico.
È estremamente consigliato svolgere della fisioterapia, sia nel caso non ci sia stato un approccio chirurgico, sia nella condizione post-operatoria.
In seguito ad un trauma o ad un intervento chirurgico per forza di cose si vede un periodo di immobilità o comunque di riduzione delle attività della vita quotidiana.
È per questo motivo che risulta importante svolgere riabilitazione; essa avrà come obiettivo il recupero funzionale della parte lesa, l’integrazione di questa nella quotidianità e il ritorno al gesto sportivo specifico.
Solitamente, il percorso riabilitativo prevede degli esercizi di:
Il fisioterapista è la figura che si occuperà di stilare un programma riabilitativo personalizzato e mirato al problema collaborando con diverse figure professionali (ortopedico ed osteopata).
Ci sono molti aspetti da considerare per rispondere a questa domanda.
Alcuni di questi sono:
Inoltre, è necessario sottolineare che ogni corpo non è uguale e di conseguenza risponde diversamente alla situazione.
Sicuramente la costanza e la dedizione al programma di riabilitazione aiutano ad ottenere un recupero ottimale in tempi minori.