

In questo articolo parleremo dell’evoluzione della postura e il mal di schiena correlato al lavoro sedentario correlato.
Chi diceva che lavorare in ufficio rischia di farci tornare ad essere delle scimmie di sicuro non intendeva questo ma non ha sbagliato del tutto, infatti si parla di evoluzione della postura .
In questo articolo vedremo assieme alcuni interessanti aspetti legati all’evoluzione che sembra siano sfuggiti un po’ a tutti e che spiegherebbero la grande diffusione dei problemi posturali.
Nello specifico parleremo di un particolare tipo di sintomo, il mal di schiena da lavoro sedentario che per sua natura è come se ci facesse fare un salto indietro nell’evoluzione.
Ocio che sarà un discorso abbastanza lungo ma davvero affascinante!
Guardando la foto qui sopra ci viene davvero da sorridere perché dietro ad essa c’è una presa in giro della nostra vita moderna.
Tuttavia voglio solo soffermarmi nel guardare un piccolo dettaglio.
La foto parla indubbiamente di evoluzione della specie parafrasando quella che è la teoria darwiniana che spiegherebbe l’attuale origine della nostra specie.
Ora date un’occhiata alla foto qui sotto.
Qui ho voluto apposta disegnare l’angolo dell’anca e la sua modifica nei vari periodi della storia della nostra evoluzione.
La cosa che non si tiene mai presente è che all’inizio della storia l’uomo era un quadrupede per finire ad essere un bipede.
Ho già affrontato questo tema su un ARTICOLO CHE PARLA DELL’UOMO BIPEDE O QUADRUPEDE.
L’evoluzione ha creato delle modifiche nei comportamenti dell’uomo.
Queste modifiche non sono però modifiche delle parti (muscoli, fascie, ossa, articolazioni) ma solo adattamenti funzionali
Questo significa in estrema sintesi che l’angolo dell’anca si è progressivamente aperto per arrivare quasi a 180° nel bipede ma i muscoli e tutta a struttura comunque sono stati progettati per un quadrupede.
In estrema sintesi l’essere passati da quadrupedi a bipedi ha comportato le seguenti modifiche muscolo scheletriche:
Il punto nodale della questione è che mentre il corpo si è adattato a muoversi in un altro modo, non è assolutamente seguita una modifica delle singole parti.
Quindi ci troviamo ad essere dei quadrupedi che vanno su due gambe.
E questo significa che se usiamo il corpo in un modo per il quale non era stato pensato andiamo incontro ad una sua degenerazione.
Se bene ci pensiamo questo spiegherebbe perché pur essendo “una macchina perfetta” in realtà dobbiamo continuamente confrontarci con alcuni sintomi e alcuni altri malanni.
Ormai non si può più fare retorica, la scienza ormai possiede numeri che fanno riflettere
Mi fermo nella argomentazione ma potremmo proseguire ancora un pò parlando di altri sintomi o patologie collegate a quella che ormai si chiama “Sindrome posturale”
Esatto stare in piedi ed esserci adattati a stare in piedi significa comunque sempre lottare per non tornare a piegarci.
Perché??
Beh perché ci sono alcuni muscoli (ileo-psoas e quadrato dei lombi) che sono stirati e il prezzo dell’andare via bipedi è la loro sofferenza e uno stato di stiramento e di infiammazione latente.
Quindi a prescindere la vita da bipende per l’essere umano è comunque quel che si dice un “compenso” cioè un’abitudine che comporta comunque una sofferenza adattiva.
Ma allora cosa voglio dire quando dico che stiamo facendo un passo indietro??
Beh guardate la foto quà sotto:
Il passo indietro è quello di abituare il nostro corpo ad assumere alcune posture per molto tempo che “riportano il nostro fisico a ricordare la quadrupedia salvo poi voler tornare ad essere bipede.
Esperienza comune è che la postura seduta sia quasi quasi peggio dei lavori pesanti.
In pratica ecco cosa succede quando stiamo per lunghi anni seduti 8 ore al giorno
Ciò nel tempo compatibilmente con l’rrigidimento progressivo dato dall’età produce l’aumento degli episodi di mal di schiena al rialzo dalla stazione seduta prolungata.
I dati scientifici ci dicono pure che è molto frequente uno sbilanciamento di carico tra la parte destra e sinistra.
Questo fattore abbinato alla compensazione evoluzionistica sarebbe davvero una bomba e rischierebbe di costringere un foltissimo gruppo di persone a soffrire di mal di schiena.
Ah già, è già così!
Dai, si scherza, fatto sta che la spiegazione del grande gruppo di pazienti sofferenti è proprio questa:
l’origine del mal di schiena non va tanto cercata in un trauma
il problema lo abbiamo tutti perché tutti siamo bipedi
Cosa centrano ora le carie dentali??
Il modello che ci consente quindi di capire il funzionamento del mal di schiena è quello della carie dentale.
So che questo sembra solo un’esercizio di logica ma questo ci permette di stabilire delle conseguenze davvero fondamentali e illuminanti per curare veramente questo problema.
Ecco qui sotto le importanti considerazioni:
Al Centro Riabilitativo la Fenice di Mestre ci occupiamo di valutare e curare tutti i problemi posturali che producono il mal di schiena e altri problemi collegati.
Per curare correttamente questo problema quindi abbiamo la necessità di fare una valutazione medica e biomeccanica precisa per capire la causa e tutte le componenti alterate da correggere.
Nel dettaglio la valutazione dovra dare le seguenti risposte:
Nel corso della valutazione sarà poi importantissimo stabilire la cura e il ripo d manutenzione che bisognerà mettere in atto per mantenere i benefici una volta arrivati a guarigione.