

Dita a martello: in questo articolo andremo ad approfondire questa problematica e vedremo di cosa si tratta.
Andiamo ad analizzare nel dettaglio da cosa può dipendere!
Ebbene, le dita a martello hanno varie origini tra cui la postura malata.
Infatti, una scorretta postura può causare problemi alla colonna, alle gambe e anche ai piedi!
Alcune deformità come l’alluce valgo, il piede cavo, possono predisporre alla comparsa di dita a martello.
Nel caso specifico la postura può cambiare così i rapporti anatomici delle articolazioni dei piedi e delle dita dei piedi.
Il dito a martello è una deformità che può interessare una o più dita del piede .
La malformazione riguarda più comunemente il secondo, terzo e quarto dito.
Questa consiste nell’inarcamento dell’articolazione intermedia del dito stesso, con tipica forma “ad artiglio”.
La seconda falange va quindi a incurvarsi verso l’alto anziché puntare dritto.
Il dito a martello, a seconda della falange interessata dalla deformità, viene definito anche “a maglio” o “ad artiglio”.
Facile capire la ragione di questi nomi!
Infatti, alla vista, queste dita assumono una curiosa forma “a T”.
Inoltre, nei casi più severi, tutto l’avampiede si conforma proprio come un artiglio di rapace.
Le dita possono mostrarsi sovrapposte o sottoposte rispetto alle altre, con diversi gradi.
A livello della mano, la deformazione interessa più comunemente l’indice o il medio.
Nel piede sono coinvolti soprattutto il 2°, il 3° e il 4° dito.
Il dito o le dita a martello si possono prevenire:
Potrebbe essere indicato adottare delle calzature con degli accorgimenti, ovvero che siano:
Inoltre, portate particolare attenzione ai tacchi!
Meglio un rialzo medio che non superi i 5 cm, rispetto ai 10-12 che solitamente caratterizzano alcune delle calzature femminili.
In questi casi è meglio adottare le stesse accortezze che si usano per l’alluce valgo!
Infatti, non è un caso se i due problemi, spesso, si presentano in coppia!
Per ultimo prestare attenzione alla cura dei calli.
Questi possono rappresentare sia un fattore di rischio che una conseguenza delle dita a martello.
Purtroppo però eliminarli potrebbe non essere la soluzione ideale.
Infatti questi indurimenti della cute sono dovuti allo sfregamento della pelle delicata del piede con le calze e le scarpe, e quindi sono una sorta di “difesa” delle dita.
Per tale ragione è del tutto inutile curare i calli senza eliminare le cause per cui si sono formati.
Le cause abituali della deformità a martello di un dito sono:
Il secondo dito è più frequentemente predisposto per sviluppare una deformità del dito a martello.
La deformità a martello del secondo dito in genere deriva da un osso metatarsale particolarmente allungato e dalla pressione esercitata da un alluce eccessivamente abdotto (alluce valgo).
Dita insolitamente lunghe spesso sviluppano deformità con dito a martello.
Spesso si sviluppano calli dolorosi nel dito a martello, in particolare al quinto dito.
Poiché una parte del dito è rialzata rispetto alla norma, si può manifestare un attrito eccessivo, che talvolta provoca duroni e possibilmente piaghe aperte (ulcere) sulla punta del dito.
Fattori di rischio, che si aggiungono alle malattie articolari e alle lesioni che abbiamo visto tra le cause, sono anche:
I sintomi principali sono:
Inizialmente, quando l’atteggiamento risulta riducibile manualmente, il trattamento può essere conservativo.
Grazie all’utilizzo di piccole ortesi facilmente reperibili la posizione del dito migliora e lo sfregamento con la calzatura risulta attutito.
I medici trattano il dito a martello assicurandosi che le scarpe siano comode.
Ciò vuol dire che abbiano abbastanza spazio per le dita, per evitare un’ulteriore irritazione del dito.
I cuscinetti per le dita aiutano a proteggere dalla scarpa le dita colpite.
Si dovranno inoltre trattare eventuali ulcere o altre irritazioni cutanee.
In alcuni casi, però, l’ortesi non è più sufficiente e vi è indicazione alla correzione chirurgica.
Questo accade quando, a causa di una rigidità articolare si perde ogni possibilità di compenso.
In alcuni casi, quando altri trattamenti non riescono ad alleviare il dolore e la disabilità, l’intervento chirurgico è consigliato.
La diagnosi del dito a martello è clinica e normalmente non necessita di esami strumentali.
Le radiografie possono tuttavia essere utili per visualizzare l’assetto globale del piede, e per scovare quindi eventuali patologie posturali associate (alluce valgo, piede cavo, ecc.).
La prima cosa da fare è una valutazione con l’ortopedico che saprà trovare la causa del dolore oppure indirizzerà a fare gli esami più corretti.
Sarà opportuno ricordarsi di portare al medico tutti gli esami precedenti per una corretta confutazione.
Alla fine della valutazione il Medico fornirà informazioni riguardo la più corretta strategia riabilitativa e sui tempi di recupero.