

Cosa si intende per “quantificazione del danno”?
Per “quantificazione del danno” si intende il calcolo del risarcimento a fronte di un illecito subito.
Bisogna tenere conto però anche della tipologia del danno, ovvero se si tratta di danno patrimoniale o non patrimoniale. Considerando queste distinzioni, sarà possibile, grazie ad alcuni principi definiti dalla legge, calcolare il danno.
Innanzitutto per essere risarcito, il danno deve essere considerato ingiusto; l’accertamento del danno quindi, dipende dalla tipologia del danno stesso e a fronte delle prove certe della sua presenza:
Anche in questo caso, la quantificazione del danno dipende dal tipo di danno a cui facciamo riferimento.
Per quantificare il danno biologico, e quindi poter passare al risarcimento, il metodo più utilizzato è quello delle tabelle milanesi. Esse sono il criterio di confronto, elaborate dai vari tribunali italiani, per trovare il metodo più adeguato a ristabilire la situazione danneggiata.
Per danni causati da sinistri stradali a cose, basterà presentare documentazione delle spese; per danni fisici invece entro i 9 punti, saranno utilizzate le tabelle per il calcolo del risarcimento.
Il CID è il modulo di constatazione amichevole di incidente previsto per l’indennizzo diretto.
Sarà compilato e firmato dai due conducenti dei rispettivi mezzi che sono stati causa di un sinistro di lieve entità. Basterà inserire i dati una sola volta poiché è in duplice copia e, consegnarne una all’altro conducente. Ogni automobilista, quindi, darà alla propria Compagnia Assicurativa il suo modulo che verrà valutato al fine di procedere, poi, con il conseguente risarcimento.
Perché il CID sia valido, entrambe le copie devono essere compilate in modo identico.