

La radiografia, un esame comunemente utilizzato per indagare su molteplici cause.
In questo articolo proviamo a spiegare di cosa si tratta e quando viene utilizzato.
La radiografia, ai giorni nostri, è ampiamente utilizzata per la diagnosi medica.
E’ un esame che indaga un segmento osseo e alcuni dei nostri organi attraverso l’utilizzo di radiazioni elettromagnetiche (tipo X).
Proprio per questo motivo potreste trovare RX come sinonimo di radiografia.
Grazie alla radiografia si possono osservare la struttura ossea del nostro corpo e si riesce ad esplorare lo stato di salute di quest’ultima.
Ma oltre a questo, per merito di quest’esame, si riesce ad indagare anche sulla salute di altri organi per approfondire quesiti diagnostici.
Ad esempio , si riesce a riscontrare la presenza di:
In sostanza è un esame molto importante in quanto documenta lo stato di salute del nostro corpo.
Quando ci prepariamo per fare una radiografia, il tecnico radiologo ci chiede di togliere orecchini, catenine, ferretti del reggiseno…
Il motivo per cui lo fa è perché il materiale con cui sono fatti altera l’immagine della radiografia.
La radiografia utilizza raggi X che attraversano il nostro corpo e vanno a creare un’immagine sulla pellicola radiografica della nostra struttura ossea e non solo.
I diversi tessuti del nostro corpo assorbono in maniera differente i raggi X.
Proprio grazie a questo è possibile visionare un’immagine, nel caso contrario la pellicola risulterebbe tutta nera o tutta bianca.
E’ possibile aggiungere mezzi di contrasto per evidenziare particolari strutture o distinguere meglio i confini di un organo.
La radiografia serve per controllare la salute delle nostra ossa e di alcuni organi in modo da evidenziare, in caso, anomalie presenti.
Le RX son infatti svolte molto frequentemente e servono per diagnosticare:
Ma anche
I raggi X sono raggi ionizzanti quindi essere esposti frequentemente ad essi non sarebbe troppo indicato.
L’essere sottoposti ad una quantità eccessiva di raggi X può portare ad effetti nocivi.
La gravità di questi è direttamente proporzionale alla dose assorbita dal nostro corpo.
E’ per questo che le RX non vengono svolte mai a breve distanza l’una dall’altra.
Il periodo che richiede maggior prudenza è il primo trimestre di gravidanza.
In questo periodo, a volte, la donna ancora non sa di essere incinta oppure si trova nella fase iniziale in cui comincia la formazione degli organi.
Se si deve effettuare una radiografia in un distretto lontano dalla pancia il rischio è davvero molto basso poiché la concentrazione delle radiazioni che raggiungono il feto sono davvero trascurabili.
In ogni caso, se state cercando di avere un bambino ditelo subito al radiologo cosicché possa prendere tutte le precauzioni del caso.
L’esame radiografico deve essere prescritto dal medico ed è effettuato da una figura professionale che è il tecnico radiologo.
Non è necessaria nessuna preparazione a quest’ultimo da parte del paziente.
Solitamente viene richiesto al paziente solamente di rimuovere oggetti metallici che potrebbero interferire con l’esame diagnostico.
Il paziente viene fatto posizionare in piedi o steso in base a ciò che si deve esaminare, il tecnico radiologo si occuperà di fornirvi tutte le informazioni necessarie.
L’esame si svolge in pochi minuti ed è importantissimo che in quel breve lasso di tempo il paziente rimanga immobile nella posizione consigliata.
Solitamente complessivamente la radiografia dura una decina di minuti.
Situazioni più complesse possono portare un aumento del tempo di svolgimento dell’esame.
Dopo aver ottenuto il referto è essenziale che si rivolga ad uno specialista come un medico ortopedico o un fisioterapista.
Questo perché il referto sarà composto di termini tecnici che risultano più chiari se spiegati ed interpretati da un professionista del settore.
E’ importante sottolineare che le alterazioni evidenziate dalla radiografia quasi mai sono direttamente correlate al vostro dolore in quanto, non c’è evidenza che il dolore sia comparso in sinergia a queste.